Da anni le aziende più attente ed evolute sul mercato, puntano su un ambiente di lavoro sicuro, dall’aria sana e dall’efficiente ergonomia (comfort, spazi e possibilità di movimento). I vantaggi, oltre che sui dipendenti, si riflettono sull’azienda stessa. Non altrettanto diffuso risulta tuttavia il concetto che sul posto di lavoro le piante stimolino il benessere psichico e fisico. Da sempre la vita dell’uomo è legata alle piante: fonte di cibo, medicine, vestiario, ma anche orientamento e segnale di presenza d’acqua in un determinato luogo. Geneticamente l’uomo ha la capacità di distinguere svariate tonalità di verde, mentre ad esempio riconosce poche varianti di rosso. Per questo ha sempre portato con sé le piante, anche all’interno di abitazioni chiuse: in Cina già nel 1.000 a.C. esistevano piante da appartamento. Oggi nessun architetto potrebbe concepire un qualunque spazio senza piante.
Il nostro “feeling naturale” con le piante può rivelarsi molto benefico in ufficio. E’ dimostrato che la loro armonia influisce sull’equilibrio naturale dell’uomo, provocando una sensazione di piacere e una maggiore produttività. Le piante purificano e migliorano la qualità dell’ambiente interno, quindi anche la salute dei dipendenti, con risultati che evidenziano chiaramente la riduzione d’assenze per malattia, nonché di disturbi quali stanchezza, mal di testa e irritazione delle mucose.
Nella vita di un ufficio, la funzione delle piante diventa fondamentale dove ci sono oggetti che rilasciano sostanze che alterano la qualità dell’aria, come ad esempio stampanti, fotocopiatrici, schermi di computer, pavimenti, pitture e tappezzeria. Le piante rendono l’aria meno inquinata e più pura abbassando la concentrazione di diossido di carbonio e altre sostanze, che in alte concentrazioni possono diventare nocive.
Soprattutto in inverno, con il riscaldamento acceso, non è facile creare l’ambiente ideale, con il tasso d’umidità nell’aria che tende ad abbassarsi, portando a fenomeni quali bocca secca, naso tappato, occhi e pelle irritati (l’umidità ideale sarebbe tra il 30% e il 60%, ma in molti uffici d’inverno si scende molto sotto il limite del 30%). Anche d’estate, con i sistemi di climatizzazione a circolo chiuso, le finestre non vengono aperte, rendendo di fatto impossibile un clima ideale. Influenza e raffreddore sono tra le maggiori cause di assenza dal lavoro. Al contrario, più del 97% dell’acqua data alle piante viene restituita all’ambiente. Le piante migliorano così il ‘comfort termico’: contribuiscono a rinfrescare l’ambiente di lavoro, facendo ombra e facendo evaporare l’acqua.