L’Età delle macchine nel Primo Dopoguerra
Anni ’20 – ‘30
Dopo la prima guerra mondiale, i designer progressisti potevano sfruttare l’emergere di nuovi materiali e tecniche di produzione artificiali per creare mobili dall’estetica glacialmente glamour della c.d. “Età delle macchine”. Il decennio è stato dominato dalla corsa alla progettazione della prima sedia a sbalzo, vinta poi dall’architetto olandese Mart Stam, e dalle sperimentazioni in tubolare d’acciaio di Marcel Breuer e Mies Van Der Rohe in Germania, e Le Corbusier, Pierre Jeanneret e Charlotte Perriand a Parigi.
Sedia rossa / blu, 1918-1921
Design: Gerrit Thomas Rietveld
Faggio, compensato
In un’epoca in cui la tavolozza monocromatica di designer di mobili come Charles Rennie Mackintosh in Scozia e Josef Hoffmann in Austria era considerata sorprendentemente innovativa, l’introduzione della sedia rossa/blu a colori primari nel 1921 dall’architetto olandese Gerrit Thomas Rietveld (1888 -1964) fece scalpore. Concepita come una composizione astratta di superfici e linee nello spazio, questa sedia è la visione tridimensionale di Rietveld dei dipinti minimalisti di Piet Mondrian, poiché sostenitore dei principi del movimento De Stijl di cui Mondrian era uno dei più celebri membri. Rietveld concepì la sedia per la produzione di massa pochè realizzata con lunghezze standard che richiedono poca abilità per essere costruite, di legno di faggio dipinto e laccato non per un vezzo estetico ma per coprire eventuali difetti del materiale.
MR10, 1927
Design: Mies van der Rohe, Lilly Reich
Acciaio cromato, pelle
Per tutti gli anni ’20 l’architetto tedesco Mies van der Rohe (1886-1969) ha collaborato con l’interior designer Lilly Reich (1885-1947) allo sviluppo di mobili per i suoi progetti architettonici. A metà degli anni ’20, i designer progressisti, rimasero affascinati dalle possibilità del tubolare metallico. Mies e Reich erano incuriositi dalla sedia a sbalzo di Stam, vista come l’apice della modernità che offriva il comfort di una poltrona convenzionale senza le associazioni borghesi della tappezzeria. Nel 1927, svilupparono l’MR10 con seduta in tessuto e l’MR20 con seduta in canna. Entrambe le sedie furono esposte alla mostra Die Wohnung del 1927 sull’abitare moderno al Weissenhof Settlement a Stoccarda.
Sedia Barcelona, modello n. MR90, 1929
Design: Mies van der Rohe, Lilly Reich
Acciaio piatto cromato, pelle
Tra le sedie più eleganti e imponenti progettate da Mies van der Rohe (1886-1969) in collaborazione con l’interior designer Lilly Reich (1885-1947) c’è l’opulenta Barcelona Chair. Progettata nel 1929, è una delle sedie più riconoscibili dell’inizio del XX secolo ed è ancora una vista familiare nei foyer aziendali. La sedia è stata sviluppata per il padiglione tedesco all’Esposizione Internazionale del 1929 a Barcellona come parte della commissione di Mies per progettare il padiglione e il suo contenuto. Poiché il Padiglione della Germania doveva essere lo scenario della cerimonia ufficiale di apertura, Mies ha deciso una forma a trono per le sedie e le ha modellate sulla sella curulis, un antico sgabello utilizzato dai magistrati romani.
Anni ’30
Nonostante la depressione economica all’inizio del decennio e gli sconvolgimenti sociali e politici negli anni precedenti la seconda guerra mondiale, gli anni ’30 furono un periodo di progresso nel design delle sedie. Il metallo aveva dominato la sperimentazione del design negli anni ’20, ma designer degli anni ’30 come Alvar Aalto in Finlandia, Marcel Breuer, poi in Inghilterra e Bruno Mathsson in Svezia, hanno testato le qualità di trazione del legno.
Zig-Zag, 1932-1934
Design: Gerrit Thomas Rietveld
Quercia, ottone.
Figlio di un ebanista di Utrecht, Gerrit Thomas Rietveld (1888-1964) ha lavorato nella bottega del padre come apprendista artigiano dall’età di undici anni. Poco più che ventenne Rietveld aprì il suo laboratorio di ebanisteria mentre perseguiva la sua passione per l’architettura iscrivendosi a un corso di disegno architettonico. I primi lavori di Rietveld con il legno hanno rafforzato il suo ruolo successivo di designer radicale, architetto e membro del movimento d’avanguardia De Stijl, in particolare realizzando la sua passione per le linee diagonali oblique in questa sedia a sbalzo Zig-Zag. La Zig-Zag è una seduta del design minimalista composta da 4 piastre in legno, piatte, unite a formare una Z da giunti a coda di rondine.