Il Design si fonde con la tecnologia
Anni 2000
Dalle e-mail, agli SMS e a Internet, ai telefoni cellulari, PDA, DVD, motori di ricerca e file MP3, la nostra vita quotidiana è archiviata con nuovi strumenti, sistemi e reti che vent’anni fa sarebbero sembrati inconcepibili. Queste nuove tecnologie hanno trasformato il modo in cui conduciamo le nostre vite e designer, come i fratelli Bouroullec in Francia e Hella Jongerius e Jurgen Bey nei Paesi Bassi, hanno risposto sviluppando nuovi tipi di mobili. Gli anni successivi al 2000 hanno portato alla fusione del design con la tecnologia per ovviare a tutte le esigenze di connessione e praticità, soprattutto nel settore dell’office.
WorKit, 2008
Design: Arik Levy
Arik Levy vive e lavora a Parigi. Le attività del suo studio si estendono dalla creazione di sculture e installazioni allo sviluppo di design industriali e prodotti di uso quotidiano. Levy lavora con Vitra dal 2000, progettando una gamma di arredi per ufficio e supervisionando vari progetti.
WorKit è un sistema di mobili per ufficio razionale e versatile con un design visivamente sottile. Con un elemento di collegamento a forma di cubo denominato PIN e alcune parti aggiuntive, WorKit può essere rapidamente e facilmente riconfigurato e adattato alle nuove esigenze, indipendentemente dal fatto che siano causate da espansione, riduzione o rimodellamento.
Physix, 2012
Design: Alberto Meda
Prima di diventare un designer, Alberto Meda era un ingegnere e la sua conoscenza della meccanica e delle costruzioni supera quella di qualsiasi altro designer che abbia collaborato con Vitra. Questo lo rende in grado di semplificare la struttura e la progettazione di concept particolarmente complessi. Le sue soluzioni sono caratterizzate da chiarezza e riduzione visiva. Un ottimo esempio è la sedia Physix, progettata nel 2012.
Physix rappresenta il culmine di una tipologia di sedia sviluppata nel corso di quasi cento anni in cui seduta e schienale coesistono in un unico continuum. Nel 1927, Mies van der Rohe ha raggiunto la prima pietra miliare in questa evoluzione con la sedia a sbalzo MR 20/3, seguita dalle sedie a conchiglia in compensato modellato, lamiera e plastica di Rietveld e, naturalmente, la leggendaria Aluminium Chair di Charles e Ray Eames. Con Physix, Alberto Meda inietta nuova energia nell’idea collaudata di un’imbracatura tessile tesa, senza perdere la semplicità e lo spirito diretto dei suoi iconici predecessori.
Dancing Wall, 2018
Design: Stephan Hürlemann
La funzione base di Dancing Wall è quella di una parete mobile che può essere utilizzata per dividere in modo flessibile gli uffici in zone, fornendo allo stesso tempo uno spazio di lavoro verticale. Si compone di una struttura in metallo, che può essere attrezzata in varie configurazioni: come libreria, mobile TV, guardaroba, parete vegetale, o come divisorio con lavagne e bacheche rimovibili. Il design consente inoltre l’integrazione di cavi di alimentazione e accessori funzionali, che possono essere personalizzati in base alle esigenze dell’azienda. Rivestito con pannelli in legno massello, la base del Dancing Wall sostiene un peso sufficiente per essere estremamente stabile nonostante la breve lunghezza delle estensioni laterali delle ruote, rimanendo facile da spostare.
Soft Work, 2018
Design: Edward Barber & Jay Osgerby
Mai dall’introduzione dei computer le strutture degli uffici e le abitudini di lavoro hanno subito una trasformazione così radicale come quella che sta avvenendo oggi. Gli spazi pubblici stanno diventando spazi di lavoro: grazie alla tecnologia della comunicazione, le persone possono ora lavorare nelle hall degli hotel, nei caffè, negli aeroporti o persino nei parchi. E al contrario, gli uffici stanno diventando spazi pubblici: molte aziende stanno creando luoghi aperti e stimolanti in cui i dipendenti – o visitatori esterni – possono rilassarsi, tenere riunioni o trascorrere la giornata lavorando. Poiché il lavoro non è più legato a un luogo specifico, si sono sviluppati nuovi modelli comportamentali, che stanno gradualmente trovando la loro strada nell’ufficio. Ad esempio, il divano è diventato un luogo su cui lavorare, anche se non necessariamente adatto a questo compito da un punto di vista ergonomico.
Invece di creare un ambiente di lavoro incentrato su scrivanie con divani periferici, Soft Work ha sviluppato un sistema in cui le postazioni di lavoro da tavolo sono concentrate attorno alle sedute del divano. Barber e Osgerby vedono questo come uno sviluppo a lungo termine: “La postazione di lavoro sta scomparendo come archetipo. La scrivania ha fatto il suo tempo. Con la tecnologia mobile hai bisogno di un posto dove sederti di tanto in tanto o di un posto comodo dove rilassarsi. Questa è la nostra convinzione.”
Alcove Plus, 2021
Design: Ronan and Erwan Bouroullec
Nel 2006, Vitra ha lanciato un divano insolito con pannelli laterali e posteriori estremamente alti. Nel 2007, Apple ha rilasciato il suo iPhone, il primo smartphone sul mercato. I cambiamenti nelle abitudini di lavoro che stavano emergendo in relazione ai computer portatili ora hanno sviluppato una dinamica che difficilmente poteva essere prevista – e la famiglia di divani Alcove era il prodotto che meglio rispondeva a queste nuove esigenze.
Nel corso di dieci anni, l’idea Alcove è diventata una componente standard dei moderni concetti di ufficio. Con una struttura flessibile che non richiede installazioni permanenti, crea spazi simili a una stanza. Le persone trovano piacere nel ritirarsi in queste accoglienti isole di serenità, per lavorare in modo concentrato, per riunioni o per rispondere agli ultimi messaggi sul proprio smartphone.
Gli elementi Alcove Plus si differenziano da Alcove per i pannelli, che si estendono fino al pavimento e nascondono anche il telaio, e gli schermi divisori mobili opzionali che possono essere fissati ai pannelli laterali alti con cerniere. Ciò serve, ad esempio, per aumentare la privacy (tema particolarmente sensibile dal 2000 ad oggi), stabilire schemi di traffico all’interno dell’ufficio, creare nicchie aggiuntive o formare strutture più grandi.