Vietato definirlo solo “museo”. In apertura il prossimo 15 settembre, il V&A Museum of Design Dundee – segnalato da Artribune tra gli edifici più attesi dell’anno su scala internazionale – sarà un centro dedicato al design di respiro internazionale, con una mission culturale ambiziosa, lo sguardo puntato sulla scena emergente e la volontà di rinsaldare l’identità scozzese, trainando la comunità locale verso una nuova stagione. Un’operazione da 80 milioni di sterline – cifra comprensiva degli oneri per la nuova edificazione e per l’allestimento – che è stata concepita a grande distanza dalla vivace, ma a tratti fagocitante, capitale del Regno Unito. Il colosso V&A, fin qui rimasto saldamente ancorato alla dimensione londinese, impegnandosi anche in recenti processi di rinnovamento – il nuovo Exhibition Road Quarter, su progetto dello studio AL_ A, è stato presentato solo lo scorso giugno – ha infatti deciso di fare rotta su Dundee. Bagnata dal Mare del Nord, la quarta città per numero di abitanti della Scozia è determinata a scrollarsi di dosso l’appellativo di “poor cousin to Glasgow and Edinburgh”, come riporta, senza tanti giri di parole, il sito dedicato alla sua promozione turistica. “Dalle ceneri del suo passato industriale”, Dundee gioca ora la carta della rinascita, affidando, proprio come avvenuto a Bilbao venti anni fa, a un grande nome del panorama architettonico globale la più importante delle opere intraprese. Sarà vera gloria? Eletta nel 2014 UNESCO City of Design, più di recente la città scozzese ha ottenuto la consacrazione del Wall Street Journal con l’inserimento nella lista Worldwide Hot Destinations in 2018.
IL PROGETTO ARCHITETTONICO
“La mia ispirazione parte sempre dal luogo in cui il progetto sarà realizzato”, ha ricordato l’architetto Kengo Kuma commentando questo progetto che sancisce il suo debutto nel Regno Unito, dieci anni dopo l’apertura della sede europea del suo studio, a Parigi. Impegnato in patria in alcuni dei principali interventi in vista di Tokyo 2020, tra cui il chiacchieratissimo stadio, a Dundee ha concepito un “salotto per la città“. Vincitore del concorso internazionale indetto negli anni scorsi, attraverso questo edificio intende evocare l’andamento frastagliato e scenografico delle scogliere della costa orientale scozzese. Ritmato all’esterno da setti curvi in calcestruzzo, rivestiti da 2.500 pannelli in pietra grezza, il V&A Dundee dispone di tre livelli fuori terra; dei complessivi 8.000 metri quadrati, 1.650 saranno destinati alle funzioni espositive. Innalzato sulla foce del fiume Tay, l’edificio costituisce il fiore all’occhiello del piano trentennale da 1 miliardo di sterline finalizzato alla completa trasformazione dello storico lungomare cittadino.
OMAGGIO A CHARLES RENNIE MACKINTOSH A 150 ANNI DALLA NASCITA
“In soli otto mesi apriremo le porte e daremo il benvenuto ai nostri primi visitatori. V&A Dundee è destinato a essere una nuova e vitale realtà culturale per Dundee, il Regno Unito e oltre, contribuendo a cambiare la comprensione di quanto sia importante il design e la creatività per la vita delle persone“, ha sottolineato il direttore Philip Long in occasione dell’annuncio della data di apertura. Oltre a un robusto palinsesto di mostre temporanee, l’istituzione disporrà di una collezione permanente focalizzata sul racconto della secolare storia di innovazione e creatività della Scozia. Accessibili gratuitamente, le Scottish Design Galleries costituiranno il cuore dell’offerta espositiva, svelando un patrimonio creativo multiforme, con opere legate a epoche distinte: dalle ceramiche ai videogame; dai tessuti agli arredi; dai gioielli alla moda; dall’architettura alle applicazioni sanitarie del design, solo per citare alcuni dei settori trattati. Spazio anche all’architetto e designer scozzese Charles Rennie Mackintosh: restaurata in tutte le sue parti, la sua Oak Room, progettata nel 1907 per una sala da tè a Glasgow, sarà interamente ricostruita all’interno del V&A Dundee.
ARTE CONTEMPORANEA E TRANSATLANTICI PER L’APERTURA
Viaggerà da Londra, dove inaugura il prossimo 3 febbraio, a Dundee Ocean Liners: Speed & Style, la mostra che ripercorrerà l’epoca d’oro dei viaggi in transatlantico, dando vita a un’indagine a tutto campo sulla progettazione nautica. Aperta al V&A Dundee dal 15 settembre al 24 febbraio 2019, attraverso dipinti, sculture, documenti fotografici, maquette, manufatti tessili, mobili, poster, film – irrinunciabile la presenza delle pellicole dedicate all’epopea del Titanic – la mostra ricostruirà una vicenda affascinante dal punto di vista ingegneristico e architettonico, divenuta anche un fenomeno di costume. Le opere selezionate saranno presentate in Europa per la prima volta, offrendo un quadro delle evoluzioni del viaggio lungo le rotte oceaniche nel periodo compreso dalla metà del XIX secolo e il XX secolo. Come nella vocazione del V&A Dundee, in questa narrazione un ruolo centrale sarà assegnato al contributo della Scozia, con un’attenzione per gli sforzi profusi nella progettazione e nello sviluppo dei transatlantici. Sempre in occasione dell’opening, è stata annunciata la presentazione di un’opera affidata all’artista Ciara Phillips, tra i candidati al Turner Prize 2014, poi conferito all’irlandese Duncan Campbell.